In data 04/12 ho effettuato un’isterosalpingografia presso il vostro ospedale.
Vorrei innanzitutto ringraziare il dottore che ha eseguito l’esame: è stato estremamente gentile, professionale e attento. Mi ha rassicurata fin da subito, spiegandomi ogni passaggio prima di procedere, e questo mi ha permesso di affrontare la visita con maggiore serenità.
Purtroppo, la stessa sensazione positiva non l’ho avuta nell’interazione con l’infermiera incontrata prima dell’esame. Trattandosi di una visita delicata, sia per la tipologia che per il momento emotivo che molte pazienti stanno vivendo, mi sarei aspettata un approccio più empatico, comprensivo e umano.
Quando ho prenotato la visita telefonicamente avevo chiesto tutte le informazioni necessarie per prepararmi al meglio. Mi è stato detto che non era una procedura particolarmente invasiva e che non era necessario essere accompagnata. Al momento dell’accettazione, invece, mi è stato chiesto se avessi assunto un antidolorifico la sera precedente — informazione che non mi era mai stata comunicata — e il motivo per cui fossi arrivata da sola. Alla mia risposta, l’infermiera ha commentato:
“Beh, visto che ha il telefono poteva cercare su Internet ed informarsi.”
Sono rimasta piuttosto sorpresa, soprattutto perché normalmente si consiglia alle pazienti di non affidarsi a Internet per informazioni mediche, ma di fare riferimento agli specialisti. Se ci sono stati malintesi, lo comprendo, ma credo anche che ci siano modi più adeguati per rivolgersi a una paziente che potrebbe già essere comprensibilmente agitata.
In conclusione, la visita in sé è andata bene grazie alla professionalità del medico, ma ritengo importante segnalare che in situazioni così delicate anche l’approccio umano fa una grande differenza. Un po’ più di gentilezza e attenzione, a mio avviso, sarebbe davvero apprezzabile.